Il cane, qualsiasi cane, è un predatore sociale gerarchico che vede in noi Il suo branco, la sua famiglia. Prima di tutto all’interno del branco, tutti i membri devono saper comunicare tra
di loro e rispettare le gerarchie. Per far questo è necessario acquisire prima possibile le cosiddette “competenze sociali”. Il cane le sviluppa dapprima coni suoi genitori e i suoi fratelli, poi
con la famiglia di adozione e successivamente impara a relazionarsi con gli estranei e gli ambienti sconosciuti. La comunicazione del cane nonostante sia minimamente verbalizzata, è complessa e
sfaccettata anche più della nostra perché composta non solo da vocalizzazioni ma anche da posture, sguardi, distanze, odori. Attraverso di essa il cane trova il suo posto sia tra gli altri
cani che tra noi. La corretta socializzazione dunque fin da cucciolo è fondamentale per avere un cane equilibrato, ma non meno importante è continuare a svilupparla in età adulta. infatti per un
predatore sociale gerarchico una volta raggiunta la maturità sessuale diventa naturale restringere i rapporti sociali amichevoli al proprio branco e difendere da chiunque altro il proprio
territorio di caccia. Dato che nella nostra società il cane, contrariamente alla sua natura, deve sapersi relazionare pacificamente con estranei canini e umani e deve andare a spasso senza
considerare territorio da conquistare ogni nuova strada, è importante che anche in età adulta venga aggiornata la comunicazione e la socialità. Questo lavoro, che permette poi al cane di poterci
seguire quasi ovunque senza problemi, non per tutti è facile e divertente. Per molti cani è stimolante trascorrere del tempo con i loro simili o con gli umani ma per altri, che magari non
amano fare nuove conoscenze, la strada è più tortuosa. Così nascono i gruppi di comunicazione, che consistono nell’incontro tra diversi cani in ambienti studiati. I cani scelti per stare
insieme hanno caratteristiche utili l’uno all’altro, taluni vengono preparati appositamente per guidare gli altri, e il gruppo viene poi regolato dagli istruttori. Il filtro e lo scudo tra il
cane e il resto del gruppo resta sempre e comunque il proprietario. Cane e uomo entrano in campo come una squadra e come tale devono operare.